Direttiva RED 2014/53/UE e requisiti normativi
L’utilizzo di apparecchiature radio, in special modo dispositivi di telecomunicazione, è in crescita esponenziale in tutti i tipi di ambiente, dal domestico, al commerciale, al medicale, all’industriale, ai mezzi di trasporto. Questa diffusione pervasiva delle tecnologie radio è destinata ad espandersi ulteriormente nel prossimo futuro, basta pensare all'“Internet delle Cose” (IoT, Internet of Things) ed alla “Fabbrica 4.0”. Altro trend in diffusione esplosiva è l’inserimento di moduli radio off-the-shelf all’interno di numerose tipologie di prodotti non radio (elettrodomestici, sistemi domotici, apparecchiature di illuminazione, dispositivi multimediali, ecc.), al fine di fornir loro funzioni di connettività con altri dispositivi.
Se da un lato questa diffusione rende la nostra vita quotidiana più semplice, divertente e ci rende più efficienti, la coesistenza di tecnologie diverse e la densità crescente di dispositivi in ogni ambiente fanno sì che lo spettro radio stia diventando una risorsa estremamente preziosa, specie nelle bande libere da licenze. Per questo motivo è fondamentale la regolamentazione delle modalità di accesso allo spettro radio da parte delle diverse apparecchiature, al fine di
- ottimizzare l’uso dello spettro da parte dei dispositivi,
- garantire l’interoperabilità delle diverse tecnologie,
- evitare fenomeni di interferenze dannose reciproche tra dispositivi radio diversi, preservando la qualità del servizio,
- evitare fenomeni di interferenze dannose reciproche tra dispositivi radio ed altre apparecchiature non radio che condividono lo stesso ambiente.
Alla luce di quanto sopra, la Commissione Europea ha rivisto ed aggiornato la legislazione che disciplina le apparecchiature radio e i terminali di telecomunicazione, al fine di regolamentare adeguatamente i prodotti per gestire efficacemente il comportamento degli stessi all’interno dell’ambiente nel quale vengono installati. Nel 2016 la Commissione ha sostituito la precedente Direttiva R&TTE con la Direttiva sulle Apparecchiature Radio (RED), che stabilisce requisiti di sicurezza, di occupazione efficiente dello spettro e di compatibilità elettromagnetica (EMC) per le apparecchiature che utilizzano lo spettro radio.
Dal 13 giugno 2017 tutti i prodotti, nuovi o esistenti, che rientrano nello scopo della Direttiva RED devono essere conformi ai requisiti normativi cogenti al fine di poter applicare la marcatura CE e commercializzare i prodotti nel mercato comunitario europeo.
La Direttiva RED ha introdotto cambiamenti significativi rispetto alla precedente direttiva, i principali riguardano:
- l'esclusione delle apparecchiature terminali di telecomunicazione cablate (TTE) che non dispongono di un modulo radio
- l'inclusione anche dei dispositivi di radio-determinazione
- l’inclusione di tutti gli apparecchi riceventi (inclusi apparecchi Audio e TV)
- l’introduzione di requisiti per apparecchiature che possano essere configurabili per mezzo di software
- Eliminazione del precedente limite inferiore di frequenza per le apparecchiature radio, precedentemente fissato a 9 kHz
- l’introduzione di nuove linee guida per l’etichettatura, la marcatura, la documentazione, il rebadging (applicazione un marchio diverso ad un prodotto esistente) e la sorveglianza del mercato.
Inoltre, la Direttiva RED disciplina con maggiore chiarezza requisiti e responsabilità dei diversi soggetti coinvolti nel processo di produzione e commercializzazione del prodotto, attraverso un iter di verifica della conformità più chiaro e agevole.
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